martedì 18 settembre 2012

Cena con parenti molesti.

Rieccomi qui. Mal di stomaco (sono andata a far visita ai parenti dell'AmmoreMio) e mal di schiena (il mio letto è l'unico letto ad avere un'anti anatomica testata che non ti permette di stare seduto: o dormi, o trombi, altro non è concesso).
Sul secondo non posso far discussioni: l'AmmoreMio se l'era comprato quando era scapolo e l'ultima cosa che voglio fare è spendere euro per uno nuovo.
Sul primo, però, SI.
Dopo un'attenta analisi fatta con la sorella (che laureanda in psicologia mi sfrutta come cavia), mi sono resa conto che infondo se non mi sposo è anche per loro. Non mi vanno. O meglio: presi uno alla volta, magari nei giorni buoni, si, ce la faccio, ma tutti insieme mi mandano ai pazzi.

Faccio un esempio di classica cena noi-suoceri-cognati.

Solitamente io e AmmoreMio arriviamo per ultimi (pure lui ha remore nel cenare con la sua famiglia). Quindi ci sediamo e LaSuocera è già un mix di preoccupazione/rabbia repressa/gioia nel rivedere l'unico figlio sano (avevo accennato qualcosa qui); LaCognata attacca con le lamentele standard: il bimbo grande è maleducato, non si comporta come vuole lei, è pigro e grasso, pensateci bene prima di fare i figli che poi nulla sarà mai più come prima.
LaSuocera a quel punto è più solo un mix di scazzo/rabbia repressa/istinto omicida verso LaCognata. Ma ci siamo noi e, mentre ci gustiamo i dieci antipasti medi che ci porta (si ne fa tantissimi e sono tutti maledettamente buoni, genuini ma ipercalorici) parte con le solite domande:

• Stiamo bene?
• Tutto a posto dai miei?
• Quando ci sposiamo?
• CI siamo ricordati di passare a trovare Tizio/Caio/Sempronio (nomi di parenti suoi che cambiano di volta in volta)?

A cui rispondiamo, nell'ordine: Ok, tutto ok, per ora no mamma non rompere e si, passiamo domani che abbiamo tempo.

Verso i primi, causa forte carenza di attenzione, l'ego de LaCognata scalpita e, con arditissime associazioni libere di idee (quando le serve, sa far girare l'unico neurone che possiede), inizia uno dei suoi discorsi.. per intenderci quelli che devono finire con lodi e ammirazione da parte del pubblico. Dopo tre anni di cene con lei, siamo riusciti a sviluppare una tecnica che ci permette di capire l'essenziale in modo da rispondere in modo generico ma sensato (onde evitare scene tipo "ti piace il mio vestito" "uh si, grazie"), così lei si sente felice.
Ultimamente poi le cose sono facili dato che è nato il secondo pargolo e questo le porta via molto tempo che altrimenti dedicherebbe a tediarci.
[Preciso: so già che tutto ciò durerà fino ai 16 mesi, poi il bambino smetterà di comportarsi come un bambolotto da esibizione e, cercando di interagire col mondo, verrà scaricato a compagno e suoceri. E saremo di nuovo succubi delle sue cagate]. 

Poi il Nano, cioè il figlio settenne, inizia anche lui a pretendere attenzione. A quel punto, solitamente, ogni sua azione (tipo "non ho più fame, vado a giocare di la") diventa pretesto per una diatriba verbale che occuperà tutto il resto della serata. Verremo così a sapere di chi ha fatto, chi ha detto, chi ha sbagliato.. e via dicendo. Mio suocero, toscano, chiude in maniera schietta mandando a cagare chi ha torto e portando i piatti in cucina. LaSuocera purtroppo si incaponisce e così facendo butta inevitabilmente benzina sul fuoco.
I toni vengono smorzati dall'arrivo del secondo, che però, dopo dieci antipasti e due primi, nessuno riesce mai ad apprezzare. Dopo un mesetto passato a dirle "no, grazie, ma sono proprio piena", lei l'ha buttata sulla pietà: ha cucinato tanto e nessuno mai arriva ad apprezzare il suo arrosto (buono, per Dio, ma ormai sto per scoppiare). Quindi LaCognata dice qualcosa che irriterà tutti. Scoppia la seconda battaglia e li, dopo aver inghiottito con fatica una patata al forno, me la svigno dicendo che il Nano ha bisogno di me.

E con un caffè preso mentre mio nipote gioca al computer seduto sulle mie gambe atrofizzate (non è un ciccione, come dice la madre, è semplicemente robusto ed in parte gonfio per i medicinali a base di cortisone che prende per l'asma) concludo la serata.

Anzi, no, la serata è veramente conclusa quando i cognati se ne vanno, LaSuocera smette di farmi tutto il resoconto delle cagate de LaCognata ed io posso tornare a sdraiarmi sul divano, concludendo che no, i figli non fanno per me e tanto meno le famiglie tradizionali.






martedì 11 settembre 2012

Wishlist di amenità per il 2013

Ok, ce l'ho fatta. Ho stilato una lista di buoni propositi.. si, di scarsa importanza ma va beh, ognuno ha i suoi obiettivi.
Non sono Miss Italia e quindi non anelo alla pace nel mondo.

La mia wish list del 2013 è la seguente:
  • Bere molta più acqua, del tipo quei classici 2 litri che ti raccomandano tutti i giornali da donna.
  • Non lasciar che siano gli agenti esterni a erodere il mio smalto, ma l'apposito acetone o gel.
  • Smetterla con il free lance e fare l'impiegata seria in uno studio.
  • Trovare una data col gruppo dentro Milano. Fosse anche un bar sfigato, ma devo potermela tirare anche io che "ho suonato a Milaaaaaano".
  • Imparare lo slap. Ma bene.
  • Comprarmi la bicicletta.
  • Riprendere in mano gli acquerelli.
  • Fare pace con LaLola (mh questa è proprio dura!)
  • Fare la pace con il MancatoAmmore.

ah e ovvio:
  • Non perdere la mia diciottenitudine
E vorrei farvi notare che non ho messo il solito e banale "perdere 5 kg". Che tanto non lo faccio.. come fa una che cucina bene a stare a dieta? Ma non esiste, su...

Vi abbandono nuovamente... per scrivere altro ho bisogno di concentrarmi in un luogo che mi ispiri calma. E casa mia, al momento, non lo è.




mercoledì 5 settembre 2012

Attori porno astenersi.

Vi pregherei di vedere oggettivamente la cosa, senza andare in subbuglio e gridare allo scandalo. O bannarmi per contenuti osceni.

Ometti: anche noi donne guardiamo i porno.
No, non cominciate con la favola che a noi piacciono quelli con la trama (ne parlavo con un consumato -ahahah, consumato!- frequentatore di siti e visore di film hard: piacciono anche a lui!), né che ripudiamo quelli saffici se siamo etero. Vuol dir nulla. Abbiamo anche noi voglia di fare sesso.
E parlo di sesso senza sentimento, fine a sé stesso e basta.

Tutto ciò per dirvi che qualche sera fa io e altre tre amiche/musiche ci siamo ritrovate a cazzeggiare su youporn, scoprendo tra l'altro sempre più categorie (quando eravamo adolescenti si parlava al massimo di etero, gay, lesbo e orgia) e dibattendo su cosa ci fosse eccitante in certi filmati.
Soprattutto, abbiamo notato, si presentano certi cliché da debellare al più presto. Del tipo:


  • Non ci eccitiamo a pisellate in faccia. 
  • Non tutte spruzzano come idranti dopo l'orgasmo.
  • No, non passiamo la vita indossando provocante intimo e tacchi a spillo. Soprattutto se stiamo in casa a far pulizie.
  • Le trentenni con divisa da scolaretta e treccine o codini non sono eccitanti. Sembrano Milf a una festa di carnevale.
  • Quella posa con le mani dietro al culo che sembra diano ulteriore spinta al pornodivo è a dir poco ri-di-co-la.
  • Prima di prenderci di violenza e di buttarci sul divano o sul letto, dovete calcolare di avere forza a sufficienza e che ci dimostriamo consenzienti.
  • Se ci strappate i vestiti di dosso ci incazziamo.
  • Non tutte ambiscono per forza a fare sesso con uno di colore.
  • Non tutte ambiscono a un superdotato.
  • Non tutte ambiscono a rapporti sessuali di due ore.
  • Nessuna geme in quel modo solo perché le è stato sfiorato il collo. 
  • Volete che godiamo e gemiamo come le attrici porno? C'è solo un metodo: DATEVI DA FARE e SMETTETELA DI CREDERE AI PORNO.
Bene, se non mi bannano dopo questo post.. ci si vede!

lunedì 3 settembre 2012

Post ermetico di fine estate.

Entra una luce flebile, grigia, accompagnata da un debole ticchettio di pioggia.
(pioggia che sporcherà i vetri, chiaramente)
Buongiorno Holly.
(buongiorno un cazz*)
Devi alzarti. Ricordati che la casa fa schifo, nel mentre che attendi risposte del preventivo inviato venerdì renditi utile e metti a posto.
(uffa, mammaccheppalle)

Cinque gradi in meno, il pigiama lungo e tutto il lenzuolo tirato su, fino alle orecchie.. è l'inizio dell'autunno: per me il vero capodanno.
(infatti perchè mai dobbiamo festeggiarlo tra dicembre e gennaio, quando i giorni sono tutti uguali e sembra non sia cambiato niente, a parte il calendario)
Finisce l'estate, il tempo torna il classico schifo-umido-padano. Bisogna tirare le somme di quello che ho fatto e quello che non ho fatto, si inizia a tirare giù un nuovo programma annuale.
(bene, quest'anno a priori escludo la palestra, mi stanno tutti sulle palle li, dalla segretaria all'istruttore.. magari corso di fotografia, eh?)

Una cosa è sicura: bisogna che abbandoni il free-lance way of life e mi dedichi ad un più monotono (ma redditizio) lavoro in studio, come dipendente. Va contro ogni mia aspettativa del passato, ma il tempo scorre, ti cambia un pochino (anche se non vuoi) e quello spirito del machissenefrega poco alla volta muore..

Ecco.
Un altro autunno, un altro anno.

Sono questi giorni che mi fanno sentire meno diciottenne del solito.